Resti di dominazioni passate

Risalenti alla dominazione degli Svevi sono invece il Castello di Oria, in provincia di Brindisi e la torre di Leverano, a meno di 20 Km da Lecce.
Il castello, in particolare, è legato ad una leggenda secondo la quale sarebbe infestato dal fantasma di Bianca Guiscardi, vissuta nel XIII secolo e che andò incontro alla morte per propria mano pur di sfuggire alla avances di un signorotto locale.

Al regno Aragonese si deve invece la costruzione dell’imponente Castello di Carlo V, oggi restaurato e visitabile nella città di Lecce e delle torri di avvistamento costiere di cui è disseminata la costa salentina.

Durante il 1600 la peste colpì l’Europa ma non la Puglia. I fedeli, credendo nell’intercessione di S. Oronzo, lo proclamarono patrono di Lecce e costruirono una statua in suo onore. La statua fu posta sopra una delle due colonne romane che segnavano la fine della Via Appia, regalata dalla città di Brindisi a quella di Lecce proprio per l’occasione.

Durante il XX secolo, sotto il governo Giolitti, venne realizzato l’immenso Acquedotto Pugliese, il più grande d’Europa. Percorre tutta la Puglia fino all’estrema punta meridionale, a Leuca, dove troviamo un monumento realizzato appositamente per omaggiarlo.

L’ultimo regno prima dell’Unità d’Italia fu quello dei Borboni. Nel 1822, per commemorare l’arrivo in città di Ferdinando di Borbone, venne costruito un obelisco a pianta quadrata decorato con fregi e bassorilievi. Sul piedistallo si può ammirare un delfino che morde una mezzaluna turca, stemma della provincia di Terra d’Otranto.