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Arte e storia del Salento

Luca

15 Aprile 2020

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DALLA PREISTORIA AI ROMANI

Gli scavi archeologici più recenti hanno stabilito che la regione del Salento fosse abitata già dal Paleolitico superiore, circa 80 mila anni fa, da ominidi della specie Homo neanderthalensis.
Data la sua vicinanza alle coste della regione balcanica, in passato fu raggiunta da popolazioni proveniente dall’Illiria, una regione che oggi coprirebbe parte delle coste di Croazia, Montenegro, Albania e Grecia. I greci chiamavano questa terra ‘Messapia’, cioè terra tra due mari.
In periodo pre-romano, avvennero numerose guerre tra i Messapi (alleati dei Lucani) e i Tarantini (di origine greca) con migliaia e migliaia di morti. I Messapi furono alleati anche dei greci veri e propri nella guerra contro Siracusa, ad attestare la loro valenza come soldati.

 

ROMANI E BARBARI

Nel III secolo a.C. i Romani invasero la regione e i Tarantini si opposero alleandosi con Pirro, re dell’Epiro, nipote di Alessandro Magno, ma i Romani, inarrestabili, conquistarono tutto il Salento in 12 anni di duri scontri, utilizzandolo poi come punto di partenza per la conquista dei Balcani e della Grecia.
Dopo la caduta dell’Impero Romano, circa 700 anni dopo, iniziavano le invasioni delle popolazione barbariche. I Longobardi, prima, e i Bizantini, poi, seguiti dai Saraceni e dai Normanni lasciarono le loro impronte sul territorio.

 

I REGNI MEDIEVALI

Col passare degli anni, e grazie a numerosi matrimoni, cessioni e peripezie varie, nella regione si attestarono prima gli Svevi e poi gli Angioini. Questi ultimi, di origine francese, combatterono a lungo contro gli Aragonesi, di origine spagnola, che ebbero infine la meglio ed unirono il Salento al famoso regno sul quale non tramonta mai il sole, quello di Carlo V d’Asburgo. Proprio a Carlo V è dovuta la costruzione di numerose torri di avvistamento costiere fortificate per la difesa contro le invasioni turche e corsare. I soldati di guarnigione sulle torri potevano comunicare con le altre torri tramite bandiere, di giorno, o fuochi, di notte. Si può vedere una rappresentazione di questo metodo di comunicazione nel film ‘Il signore degli anelli – Il ritorno del Re’. Carlo V fece di Lecce la capitale dell’intera regione e oltre alle torri ritroviamo testimonianza di quel florido periodo storico e artistico nel castello di Lecce e nella città fortificata di Acaya.

 

LA PESTE E IL REGNO BORBONICO

Nel XVII secolo avvennero numerosi fatti importanti per la vita della regione. Inizialmente ci fu una grave crisi economica, che provocò moti di rivolta in tutto il regno, da Napoli a Taranto fino a Lecce e Nardò. Pian piano la Spagna si interessò sempre di più alle sue colonie sudamericane, tralasciando quelle mediterranee e aggravando la crisi. Numerosi titoli nobiliari vennero messi in vendita facendo piombare il Salento nel feudalesimo.
Nel 1656 la peste colpì duramente ovunque in Europa, ma per fortuna risparmiò la regione, si dice per l’intercessione di S. Oronzo, proclamato quindi patrono di Lecce.
Nel 1700 iniziò il periodo Borbone, che vide l’affrancarsi del regno di Napoli dalle dominazione spagnola ed austriaca per mano del re Carlo III. Durò 127 anni, e in questo lungo lasso di tempo il feudalesimo instauratosi precedentemente venne osteggiato e combattuto. Escludendo la breve parentesi napoleonica, questa tipologia di approccio permise al Salento di rifiorire economicamente e socialmente. Il regno di Napoli ebbe fine con l’unità d’Italia, alla quale seguirono anni di scontri e brigantaggio.

 

IL NOVECENTO

I primi anni del secolo sono caratterizzati dalla costruzione dell’imponente Acquedotto Pugliese, il più d’Europa, che risolve il problema di approvvigionamento idrico della regione. Durante il periodo fascista furono istituite le provincie di Taranto e Brindisi e completate numerose opere di bonifica su entrambi i litorali.
La seconda guerra mondiale, però sconvolge nuovamente la regione provocando successivamente una massiccia emigrazione verso il nord e l’estero. Solo durante gli anni ’60 si vede una rinascita industriale ed economica della regione, grazie ai settori tessili, calzaturiero e dell’abbigliamento. Negli anni ’90, però, la crisi del settore tessile sconvolge di nuovo il Salento.
Oggi il nostro territorio rinasce grazie alla consapevolezza che i nostri prodotti di qualità e il turismo possono essere veicolo di un nuovo sviluppo. Per quanto riguarda i prodotti della nostra terra, vi invitiamo a vedere la lista dei prodotti eno-gastronomici tipici del Salento, mentre per quanto riguarda cosa vedere a Lecce e dintorni, potete continuare a leggere questa pagina.

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