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Lecce e le sue tradizioni: il folklore salentino

Chi viene a Lecce entra immediatamente in contatto con le tradizioni leccesi e del Salento e con una delle più coinvolgenti manifestazioni del folklore salentino: la notte della taranta. Si tratta di un evento che affonda le radici nella notte dei tempi e che ancora oggi rivive nei dodici comuni del sud leccese di origine e lingua greca. Il B&B a Lecce Antica Dimora dei Nonni consiglia a tutti gli ospiti di non perdersi questo evento unico al mondo, fatto di un mix di canti, musica e balli che avevano l’obiettivo di riportare in salute le donne morse dalla tarantola.

Nel tempo il rito, nato nel cuore del Salento leccese, si è espanso fino a Brindisi e Taranto e l’indiavolata danza delle tarantolate-pizzicate è diventata una manifestazione folkloristica e una tradizione leccese caratterizzata dal battito assordante del tamburello.

Tradizioni leccesi: la notte della Taranta dal passato ad oggi

Rispetto al passato, oggi la notte della Taranta non è solo musica: questa tradizione folkloristica punta a valorizzare la cultura popolare e il patrimonio artistico del salentino, oltre che di altre 12 regioni italiane che partecipano alla kermesse. Taranta e Pizzica sono anche patrimonio dell’Unesco e bene immateriale dell’umanità.

Cosa è il tarantismo?

Il tarantismo, anche chiamato tarantolismo o pizzica, è una sindrome culturale collettiva di tipo isterico e basata sull’autosuggestione, che si manifesta con comportamenti patologici quali epilessia, catatonia, deliri e trance. Questo fenomeno è tipico fin dal Medioevo della Grecia Salentina e della Puglia Centrale e prende il nome dalla città di Taranto.

La causa del tarantismo è il morso della tarantola, ragno velenoso che causa malessere e comportamenti isterici. In questo caso la tradizione popolare ha inventato un rimedio naturale per guarire: costringere la vittima a ballare la Taranta o Pizzica accompagnata da cori assordanti e musiche ipnotiche realizzate con violino, organetto e armonica. Nella Taranta domina il suono ossessivo del tamburello e i ballerini sono vestiti con abiti dai colori sgargianti, oltre ad agitare coloratissimi fazzolettoni durante la danza.

La Taranta è una tradizione leccese che si propone come musicoterapia con l’obiettivo di espellere grazie alla sudorazione il veleno del ragno, fino a disintossicarsi in modo naturale. Allo stesso tempo il ballo, rilasciando endorfine, portava alla diminuzione del dolore.

Tradizioni leccesi: cosa è la Taranta oggi?

Nella seconda metà del 1900 la Taranta ha perso l’aspetto tradizionale di rievocazione di un rituale mistico-terapeutico, dato che è venuto meno il mondo e lo stile di vita agricolo. La Notte della Taranta è oggi una manifestazione dalla forte valenza folkloristica e culturale, che prevede danza, canti e musica avulsi dal contesto tradizionale. Non a caso tra le tante tradizioni leccesi è quella più conosciuta ed apprezzata anche oltre i confini regionali e nazionali, data la spettacolarizzazione dell’evento da parte di gruppi rock e musicali di vario genere.

Quando si svolge la Notte della Taranta?

Il B&B Antica Dimora dei Nonni ricorda agli ospiti che la Notte della Taranta si svolge nel mese di agosto in varie piazze del Salento, iniziando da Corigliano d’Otranto e culminando nel concertone di Melpignano, che vede la partecipazione di musicisti di fama nazionale e internazionale.

Nel corso degli anni la Notte della Taranta è diventata un vero e proprio festival, con la partecipazione di oltre 100mila spettatori e se vi trovate in Salento per le vacanze estive non potete perdervi questo appuntamento con le tradizioni leccesi.

Ogni edizione del concertone finale è affidata a un maestro concertatore, che fonde il ritmo della musica del Salento con quello di altre tradizioni musicali, dando vita ad una festa unica nel suo genere. Il consiglio è quello di raggiungere questo angolo della Puglia per conoscere di persona il magico e colorato mondo della Taranta.